MAREMOSSO è il capofila del progetto finanziato da Regione Lombardia dal titolo 6x100 – La staffetta dello Scambio. Il nuovo progetto è pensato per promuovere strategie comuni di sharing economy ispirate ai principi dell’economia circolare.
La nostra associazione come di consueto lavorerà in squadra con una nutrita rete di partner territoriali e lo farà attraverso una metodologia di progettazione partecipata che prevede anche numerosi momenti di formazione, ingaggio e scambio. Il Progetto - che ha preso il via nel 2024 - veda al fianco di MAREMOSSO Fondazione Cogeme, Associazione Bambini e Bambine del Mondo, Associazione NONSOLONOI ODV e Associazione il Baule della Solidarietà ODV.
Cosa intendiamo con “staffetta dello scambio”?
La staffetta dello scambio è la promozione di comportamenti virtuosi e circolari per la valorizzazione delle risorse umane, strumentali e materiali delle quattro associazioni partner e del network che ha aderito alla rete di progetto.
Come lavoreremo?
La rete dei partner lavorerà per dotarsi di strumenti e strategie comuni per evitare la creazione di inutili sprechi. Questo permetterà di mettere a fattor comune i beni scartati e di capitalizzare gli spazi e le competenze già presenti all’interno delle filiere esistenti, ma spesso poco o mal utilizzati. Tutto questo permetterà la creazione di meccanismi di scambio ispirati alla sharing economy.
Il progetto favorirà la realizzazione di esperienze di condivisione e cooperazione, generando nuove competenze, attraverso processi di insegnamento e apprendimento peer to peer. Attraverso i laboratori organizzati nella varie comunità territoriali saranno inoltre realizzati oggetti di qualità autoprodotti a partire da beni scartati, dando vita a scambi tra i vari enti - in una logica di reciprocità - e fra i vari enti e i propri utenti/beneficiari.
Tutte le azioni previste dal progetto sono strutturate guardando a due obiettivi fondanti e condivisi.
1) People Raising ossia il tentativo di dare risposta e soluzione ai bisogni di una comunità, attivandola e facilitando la generazione di risposte di prossimità e non spreco dell’esistente.
2) La formazione rivolta alle organizzazioni del terzo settore affinché acquisiscano capacità tecniche e relazionali efficaci, in grado di leggere i bisogni della propria utenza e attivare il territorio e le persone attraverso soluzioni efficaci e a basso impatto economico.